O forse dovrei dire “cosa fare due giorni a Genova con pioggia, freddo e bimbi” 😆.
Ci ho pensato molto se pubblicare o no questo articolo, ma mi sono detta che sì, ne valeva comunque la pena. Ora vi racconto.
Il nostro programma
- Da vedere: Lanterna e Acquario di Genova (avevamo una Smartbox che scadeva e che comprendeva l’ingresso di questi due luoghi).
- Giorni: due.
COME ARRIVARE
Per arrivare a Genova, abbiamo scelto il treno 🚅. Non avevamo grandi alternative, visto che entrambi i miei figli sono appassionati di treni, li abbiamo, quindi, accontentati. Da Milano Centrale, parte il treno Intercity e dopo due fermate e circa un’ora e mezza di viaggio sei già a Genova. È bastato qualche gioco per intrattenerli e la presenza degli zii e dei nonni a far volare il tempo sul treno. Visto che pioveva, dalla stazione di Genova abbiamo preferito optare per il taxi per arrivare in hotel. (Noi abbiamo preso il treno delle 9.10 con arrivo previsto a Genova alle 10.44).
HOTEL
Abbiamo soggiornato all’hotel NH Collection Genova Marina, in zona Porto Antico, proprio sul molo di fianco all’Acquario. È un hotel 4 stelle, abbastanza nuovo, semplice, ma con i servizi necessari per il nostro soggiorno. Personale molto carino e disponibile.
LA LANTERNA DI GENOVA
La prima tappa del nostro viaggio prevedeva la visita alla Lanterna di Genova. Vi dico che ero super emozionata. Io sono molto affascinata dai fari ed ero curiosissima di vederne uno e di salirci.

Alcuni informazioni sul faro
La Lanterna è il simbolo della città di Genova. Con i suoi 77 metri di altezza è il faro più alto del Mediterraneo. La sua fondazione risale al 1128 e inizialmente alla sua sommità venivano accesi fasci di steli secchi di erica o di ginestra allo scopo di segnalare le navi in avvicinamento. Vennero poi fatte delle modifiche per rendere la torre più stabile e nel 1326 venne installata la prima lanterna, alimentata ad olio di oliva. Nel 1543 venne posta sulla sommità una nuova lanterna costruita con doghe di legno di rovere e ricoperta con fogli di rame e di piombo e la torre assunse il suo aspetto definitivo.
Per raggiungere la Lanterna, è stata realizzata una passeggiata di 800 metri con vista sul porto di Genova. All’interno della fortezza che concludeva la cinta muraria ai piedi del faro, è stato creato un piccolo museo con diverse rappresentazioni della città di Genova nei secoli. Nelle sale fucilieri, inoltre, è possibile osservare da vicino lenti, meccaniche e modelli.
Si può salire fino alla prima terrazza panoramica, circa metà del faro perché la parte restante è zona militare. Sono 172 gradini, fattibili – li ha voluti fare anche mio figlio Stefano di due anni (ovviamente non tutti) -. Dalla terrazza si gode una bella vista di tutta la città e di tutto il porto di Genova. La visita totale che comprende anche il museo dura circa 30 minuti ed è necessario prenotare l’orario di visita sul sito.
Ora la verità: quando noi siamo saliti, aveva appena smesso di piovere dalla mattina, c’era vento e freddo. Ma nulla in confronto a quello che abbiamo provato sulla terrazza. Il vento era talmente forte che sembrava che ci portasse via. Avete presente le classiche immagini dei fari nella tempesta? Ecco l’idea è stata proprio quella
Quindi, sicuramente la Lanterna merita una visita, ma magari fatela quanto il tempo è bello.



ACQUARIO DI GENOVA
L’Acquario di Genova non ha bisogno di grosse presentazioni. È il più grande Acquario d’Europa. 27.000 metri quadrati di superficie espositiva, 12000 animali, 200 specie vegetali, per un totale di 2/3 ore di visita.
L’interno dell’Acquario è diviso per zone climatiche e ambienti.
Si inizia con la grotta delle murene, per poi passare alla laguna delle sirene con i dolci lamantini, mammiferi acquatici erbivori in via di estinzione. Si arriva poi alla vasca dei predatori del mare dove si possono osservare squali e pesci sega. Molto divertente è la vasca delle foche e quella dei pinguini.
Nel Padiglione Biodiversità, si trovano una vasca tattile dove si possono toccare, con le dovute accortezze, diversi esemplari di razza, una vasca con gli storioni e una grande vasca con i pesci tropicali. Qui ho scoperto l’esistenza di un pesce molto buffo, il pesce unicorno, me ne sono innamorata .
Segue poi una parte dedicata alla foresta tropicale con tartarughe, pitoni e gechi.
Verso la fine della visita si visita la sale dedicata alle meduse e infine attraverso un tunnel subacqueo lungo 15 metri finalmente si intravedono loro, i delfini che poi si possono osservare meglio dalle grandi vetrate lunghe 24 metri e si rimane ipnotizzati dai loro movimenti sinuosi.
L’Acquario è indiscutibilmente molto curato e gli ambienti sono riprodotti molto bene. A noi sono piaciuti in particolare la vasca delle foche, quella dei pinguini, dove alcuni esemplari si sono avvicinati al vetro come a volersi far accarezzare, la vasca dei pesci tropicali, coloratissimi e simpatici e ovviamente quella dei delfini. Io sarei rimasta per ore ad osservarli, mi trasmettevano calma e tranquillità, erano quasi terapeutici.












DOVE MANGIARE
Genova è piena di ristorantini carini e tipici. Questa volta siamo andati sul sicuro e sul più semplice possibile. Considerate la pioggia, il freddo, il fatto che la maggior parte dei ristoranti era già al completo.
La nostra prima tappa è stata Eataly Genova, sempre in località Porto Antico, vicino all’Acquario. Eataly per noi, in ogni caso, è sinonimo di garanzia e soprattutto con bambini al seguito, siamo sicuri che c’è sempre qualcosa per loro e che nessuno sta male. La cucina è semplice ma gustosa e tiene conto del luogo in cui si trova. Ovviamente non potevamo non assaggiare le trofie al pesto e la focaccia con il formaggio.
La sera, invece, siamo andati al Ristorante I Tre Merli, la zona è sempre la stessa, il Porto Antico. Posto molto curato ma semplice, che propone piatti tipici genovesi. Ravioli di carne al tocco genovese, trancio di pescato alla ligure, l’antica farinata genovese, torte salate e la specialità del giorno, i rossetti (minuscoli pesci trasparenti) sono stati alcuni dei piatti della nostra cena. Seguiti da dei dolci tipici davvero buoni. Da provare il Panera (tipico semifreddo genovese al caffè e crumble di nocciole) e il semifreddo alla rosa su salsa di more.
IL TRENINO PIPPO
Dopo la visita all’Acquario e il pranzo di domenica (sempre da Eataly) avevamo un po’ di tempo ed era uscito anche un po’ di sole; potevamo vedere qualcosa della città. Fortunatamente o sfortunatamente, non so 😆, davanti a noi era quasi pronto a partire il trenino turistico. Stefano si è fiondato per salire e ovviamente l’abbiamo preso. Fa un bel giro di 45 minuti per le vie principali di Genova. È un modo veloce e pratico per farsi un’idea della città. Certo, lo so, sicuramente ci sono dei modi migliori per visitarla, ma è andata bene così.
UN ULTIMO CONSIGLIO
Se avete un po’ più di tempo, entrate nella Città dei Bambini e dei Ragazzi, proprio di fianco all’Acquario. Si tratta del primo experience Museum dedicato ai cinque sensi. È uno spazio espositivo con 5 sale, ognuna appunto dedicata ai cinque sensi dove i bambini e i ragazzi dai 2 ai 12 anni, insieme ai genitori, possono scoprire, giocare ed esplorare i propri sensi. È stato da poco rinnovato e secondo me è un’esperienza da provare. Ero stata a un museo dei bambini simile a Dubai ed è stato davvero emozionante e istruttivo, per i miei bimbi ma anche per me.
Credo che dovrò tornare a Genova per visitarlo.
Per il momento, arrivederci Genova. È stato un week end breve ma molto molto piacevole.
A presto,
Monica